Il Fai è una fondazione senza scopo di lucro impegnata nella tutela, nella promozione e nella valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico.
Il Fai ha la missione di salvare e proteggere dal degrado il patrimonio artistico e ambientale dell’Italia.

Il Fai si occupa di:
- restaurare opere d'arte;
- salvaguardare ed aprire al pubblico dimore storiche e artistiche;
- diffondere conoscenza in ambito naturalistico e artistico.

Il Fondo Ambiente Italiano organizza:
- manifestazioni nelle proprietà Fai, con accesso libero a residenze storiche, giardini e palazzi di pubblico interesse;
- eventi speciali e giornate con finalità artistiche;
- viaggi con itinerari particolari, in Italia e all’estero, appositamente ideati e condotti da docenti e storici dell’arte;
- week-end di musica in Italia ed in Europa, soggiorni dedicati ad appassionati con accompagnatori esperti;
- la "Giornata di Primavera" con la finalità di promuovere e diffondere la conoscenza dei propri beni.

Il Fai è la principale fondazione italiana no profit per la tutela, la salvaguardia e la cura del patrimonio artistico e naturalistico ed è la terza in Europa dopo il National Trust inglese e il National Trust scozzese. Nasce il 28 aprile del 1975 per volontà di Giulia Maria Mozzoni Crespi, Renato Bazzoni, Alberto Predieri e Franco Russoli che, consapevoli dell’immensa vastità del patrimonio italiano e dell’impossibilità che la sua tutela potesse gravare su un solo governo o su un ristretto gruppo di persone, decidono di fondare il Fai ispirandosi al National Trust inglese.

Nei 30 anni di attività, la fondazione ha salvato un patrimonio artistico e ambientale di 2.243.500 mq, di cui: 2.200.000 mq fra aree naturalistiche e giardini storici, 40.000 mq di edifici storici, 3.500 mq di affreschi, 25.000 libri antichi e 14.000 oggetti d’arte tra mobili, dipinti, ceramiche, argenti, porte decorate etc. Ha investito 35 milioni di euro in restauri dall’inizio delle attività ed ha coinvolto circa 75.000 Aderenti.

-

www.fondoambiente.it

Fonti: sito internet dell’organizzazione (www.fondoambiente.it)